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La distanza da Helsinki de Raffaella Silvestri

de Raffaella Silvestri - Género: Italian
libro gratis La distanza da Helsinki

Sinopsis

Quando si diventa davvero grandi? Quanto coraggio ci vuole per fare il grande passo e uscire dall'adolescenza una volta per tutte? Viola e Kimi hanno sedici anni, e non lo sanno ancora. Lei è italiana, lui finlandese. Lei socievole e intraprendente, lui con gli occhi fissi sul libro che sta leggendo, come se il mondo intorno non ci fosse. Entrambi hanno un segreto che li rende molto diversi dagli altri. Viola ha perso la madre, Kimi è affetto da una indefinibile forma di autismo. Lei non vuole, o meglio, non vorrebbe che quello che le è successo condizionasse la sua vita, lui percepisce la realtà soltanto attraverso le note di un pianoforte. Si incontrano a un corso d'inglese a Londra, e da quel momento, ogni anno, a luglio, si incontreranno attraverso l'Europa, mentre la vita scorre loro accanto. Fino a quando, sedici anni dopo il primo incontro, entrambi riceveranno un invito che li porterà a prendere un'altra decisione, che cambierà per sempre le loro vite. Un romanzo sulla necessità e la voglia di crescere. Un romanzo sulle occasioni che la vita ci offre, e non sempre riusciamo a cogliere, ma anche un richiamo all'autenticità, all'intensità che i protagonisti devono affrontare. E soprattutto, un romanzo sul coraggio e sulle prove che bisogna superare per poter dire di essere veramente vivi.


Reseñas Varias sobre este libro



Dopo aver letto il libro vincitore del talent per scrittori Masterpiece, finalmente sono riuscita a leggere anche il libro della seconda classificata. Avevo molte aspettative in questo romanzo e sinceramente mi sarei aspettata qualcosa di più. Ho percepito anch'io, come mi è capitato di leggere in altri siti, la somiglianza con La solitudine dei numeri primi. Il libro è scritto con maestria e con grande sensibilità, senza dubbio, ma dalla seconda metà del libro si avverte la noia, non succede nulla che incuriosisca veramente e che ti spinga a continuare la lettura. Il mio dunque è un "3 stelle" stiracchiato, non un 3 pieno pieno. Peccato.televisione usati1 Obione_TdG416 18

Titolo decisamente indovinato, non male lo svolgimento, si lascia leggere volentieri. Il personaggio finlandese e' abbastanza ben caratterizzato e funziona. Soprattutto sulla parte londinese il racconto e' molto dettagliato, talvolta forse in modo un po' eccessivo.
Purtroppo diverse cose non vanno proprio: l'incipit non e' proprio efficace e neanche ben pensato, la caratterizzazione del personaggio femminile lascia molto a desiderare in tutti i sensi, sia per le azioni che compie lungo tutto il romanzo sia per come e' descritta (in modo decisamente insufficiente). Il romanzo diventa sempre piu' frettoloso man mano che ci si avvicina al finale, e la conclusione inoltre, abbastanza insensata e poco comprensibile, e' forse l'aspetto peggiore del romanzo. Se proprio l'autore voleva una conclusione di quel tipo (che non condivido, sarebbe stato meglio qualcosa di diverso), forse l'avrei resa ancora piu' forte.
Un romanzo senza infamia e senza lode, in cui aspetti positivi e negativi si bilanciano quasi perfettamente. In questo stato (che potrebbe essere un po' incompiuto) forse non lo avrei fatto passare in televisione, per quanto possa facilmente essere meglio di tanti altri esordienti.fiction italy narrative1 Sara maria SerafiniAuthor 5 books34

Raffaella Silvestri ha una scrittura limpida. È questo l'aggettivo. Ci ho pensato a lungo, ma la scrittura è così. Limpida. Sembra di ascoltare il racconto da una voce reale. Calda. Che a volte sussurra, altre corre.
Mi sono innamorata quasi subito di Viola e Kimi. Del personaggio di lui, irraggiungibile, terribile, vero. Del loro mondo che si accende solo dopo aver premuto il bottone giusto, quello del contatto. Mantenere il contatto è una cosa difficilissima, e leggendo La distanza da Helsinki, l'ho pensato spesso. Ho pensato alla magia di sentire vicine persone che, invece, esistono dall'altra parte del mondo. A questo pensiero stupendo, che ci fa sentire meno soli. E allo stesso tempo condanna.

È il primo romanzo che leggo di Raffaella e leggerò anche l'ultimo. Perché ho conosciuto questo posto bellissimo che sa creare, fatto di pieni e di vuoti, di caldo freddo. Insieme. Poi da soli. La solitudine che è quella uguale di ogni uomo sulla Terra. Un posto in cui non vedo l'ora di tornare.

"Lui non ti guarda più. Tiene le braccia rigide sull'esterno delle tue cosce, come se dovesse scaldarti. Sente i jeans bagnati di neve sciolta, e le sue mani che ti accarezzano le gambe, le sue braccia calde, il fiato profumato che vorresti chinarti a sentire, per capire se è pane nero o liquirizia salata e perché non capisci più niente, hai la febbre a quaranta che ti pompa nelle orecchie, che sale nel cervello, che non ti lascia tregua, eppure vorresti solo chinarti a sentire l'odore che esce dalla sua bocca, per scaldarti, per berlo, per non sentirne più la mancanza."

La distanza da Helsinki, Raffaella.Silvestri Librangolo87

Certi libri ti camminano dentro, ti seminano domande e spesso germogliano risposte o un semplice riconoscersi, che è come quando si parla a un amico, la cui intesa è tale, che completa le frasi al posto tuo.

Qui la mia recensione:
https://librangolo.altervista.org/rec... Theut1,653 33

Una sorta di romanzo di formazione duro, due solitudini che non possono fare nulla l'uno per l'altro, un finale disruptive che non fa sconti. Un urlo disperato, una vita gettata alla ricerca di un senso che non si trova nelle feste e nemmeno nel lusso che danno i soldi. Intenso. Letizia34

??4,5 Lia139 5

Viola a Milano, Viola a Londra. Due città per esprimere due parti di sé. “Sarà Viola la ragazza normale. Che va al passo con gli altri. Che segue la corrente. Che balla in discoteca. Che si mette la gonna. Che non si vergogna”. È trionfante; ma in fondo all'animo l'angustia sempre la stessa Viola che vuol lasciare a casa. Kimi a Helsinki, Kimi a Londra. Le medesime contrarietà. Kimi vela il profondo motivo della sua distanza, ma non perché finga. Segue semplicemente la sua musica. Controlla il tempo e difende i suoi spazi: Kimi fa fatica a seguire la conversazione di Viola, quando nella scuola di inglese gli si avvicina, e può solo guardarla in silenzio e forse vorrebbe anche allontanarsi…
Giunto dalla curiosa officina di “Masterpiece” alla felice e inattesa pubblicazione con Bompiani, La distanza da Helsinki è il percorso a cui appartengono Kimi e Viola che per formazione, per pura loro interpretazione o semplice immaginazione non possono appartenere alla moltitudine così affettatamente espansiva degli "altri". È una distanza indeterminata e soprattutto "di sicurezza" che interessa in genere non solo la giovinezza. Questa – le parole sono di Taiye Selasi, scrittrice inglese e giudice del primo talent show letterario – è “una scrittura raffinata che racconta un dolore nascosto” e quindi un romanzo nel quale si concreta l'esperienza della crescita, la cultura dei suoi luoghi e modi, che l'autrice descrive con i pensieri e gli atteggiamenti che in essa si manifestano. Da qui l'intima verità, la ricerca di sé, indirettamente l'amore in cui è riposta la storia di queste due solitudini, ma anche uno sguardo triste e contrastante sui mutamenti.
http://www.mangialibri.com/node/15125 Marcello S560 243

Sopravvalutato. La peggiore lettura del 2014. Aggiungo che non è mia intenzione sparare contro a questo libro solo perché l'autrice si è fatta conoscere con un reality (ovvero Masterpiece), infatti ho apprezzato il libro di Nikola Savic, "Vita migliore". Qui purtroppo non c'è nulla da salvare. [40/100] Licia3

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