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Outland rock de Pino Cacucci

de Pino Cacucci - Género: Italian
libro gratis Outland rock

Sinopsis

Protagonista di questi quattro racconti di Cacucci è gente normale, che proviene da ambienti diversi ma è accomunata dal fatto di trovarsi d'improvviso per effetto del caso in situazioni impreviste e straordinarie e di doversela cavare. Il protagonista di "Outland rock" (racconto che dà il nome alla raccolta), innaffiando le piante sul balcone, trova un oggetto che sembra caduto dal cielo ed è infatti la scatola nera di un satellite spia, che sono in tanti a voler recuperare... Per questi eroi di tutti i giorni la salvezza si può trovare nella fuga, dalla propria città e dalla propria vita, verso un destino ignoto.


Reseñas Varias sobre este libro



IN OGNI CASO NESSUN RIMORSO



Fu davvero una gran bella e piacevole sorpresa in quel 1988 il debutto di Pino Cacucci con questa raccolta di racconti (che però la sua pagina Wikipedia inserisce tra i romanzi).
Prima edizione Transeuropa, casa editrice che per me rimanda a PierVittorio Tondelli, e quindi con me parte subito bene, avvantaggiata.

Non potrei giurarci né mettere la mano sul fuoco, ma mi pare che Cacucci con questi racconti fu il primo a cogliere l’aria del tempo – o almeno di quella che si sperava diventasse l’aria del tempo. Se così non è stato, è sicuramente quello che mi suscitò più entusiasmo (Tondelli a parte, e comunque PierVittorio giocava in un’altra serie).



Per aria del tempo indicherei: sguardo più alto, respiro più ampio, meno provincialismo, meno ombelico, robusto lavoro sulla trama, suggestioni da oltre oceano, età dei personaggi più vicine a quella di chi scrive (e probabilmente anche di chi legge), quindi, vogliamo chiamarla letteratura generazionale?

Chissà se oggi questi quattro racconti reggono ancora.
Nel 1988 funzionavano alla grande, con quel sapiente mix di italico e internazionale, di qui e altrove (sin dal titolo, outland), quella caratteristica che oggi si definirebbe ‘glocal’.
Cacucci introdusse anche un elemento che diventò man mano nevralgico – per esempio in gran parte del cinema di Salvatores, tutto quello dei primi tempi, e infatti il regista non per niente ha portato sullo schermo Puerto Escondido dello stesso Cacucci: la fuga. La fuga come salvezza, come ultimo rifugio, come liberazione da una realtà quotidiana che non sembra aver spazio per questi personaggi.
E ora la fuga è diventato il piano B.



I protagonisti delle quattro storie di Cacucci sono persone normali, ordinarie, improvvisamente messo a contatto con situazioni fuori dall’ordinario. Straordinarie. Al di là dell’imprevisto.
Per esempio, Aurelio, il protagonista del racconto lungo, annaffiando le piante sul suo balcone, trova un oggetto che sembra caduto dal cielo: non per niente, si tratta della scatola nera di un satellite spia che è esattamente piombata dal cielo. E sono in molti a volerla recuperare. Decisamente troppi.
Persone ordinarie che si confrontano con lo straordinario, annaspano, ma reagiscono, ci provano, e manifestano un forte desiderio di evasione in terre lontane.



Cacucci dimostrava di voler muoversi nel solco della letteratura di genere, e secondo me bene faceva: è letteratura che gioca e flirta con lo schermo, e il cinema è affamato di storie, e il nostro cinema di quegli anni era in modo desolante a corto di fiato, ombelichi, non storie.
E nel genere iniettava una vena ironica tutta personale che gli regalava un posto a se stante.

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Dopo aver letto i meravigliosi omaggi che Cacucci ha fatto a donne tanto splendide quali Frida, Tina e Nahui Olín, ho deciso di intraprendere la lettura degli altri suoi testi - rigorosamente in ordine cronologico.

Promettente l'esordio di Outland Rock avvenuto quando Cacucci aveva 33 anni (...). Si tratta di 4 storie con protagonisti giovani sfigati che finiscono in guai seri. E che ne escono in maniera rocambolesca - non importa se da vincitori o perdenti. Il racconto più carino per me è Passaporto, forse perché c'è di mezzo una storia di follie urbane (così in voga negli anni '90), ma anche perché, indubbiamente, mi pare quello più avvincente.
Le altre tre storie sono sicuramente scorrevoli, abbastanza surreali (volutamente) ma non così accattivanti. Carino... e senza grandi pretese. Fiorella245 2

Pino Cacucci "Outland Rock" - Racconti
Situazioni, di partenza e in apparenza, banali, ma dalle impreviste, incredibili conseguenze.
"Un suono arrugginito percorre le due stanze, e fa alzare di scatto il giovane curvo sul tavolo della cucina."letto Francesco334 3

6+ Jeffreyh.hammond6 Read

dopo aver letto San Isidro Futbol mi aspettavo uno scrittore sulla falsariga di Stefano Benni, invece con Outland Rock ho avuto la sorpresa di trovarmi di fronte a qualcosa di completamente differente. i quattro racconti qui contenuti, parlano di personaggi ai margini, o come nel caso del racconto più lungo "collutorius", di persone costrette a ripararsi tra gli ultimi. e se gli ultimi vengono dipinti in tinte fosche, ormai sovrstati da un alone di sconfitta e pregiudizio, i cosiddetti "vincenti", i ricchi, la borghesia, non ne esce certo vincitrice. cinica, spietata, incapace di godere delle gioie della vita. così si passa dal ragazzo scapestrato che si ritrova suo malgrado, dopo un concerto dei Talking Heads, a ritrovarsi sballottato in una lotta tra spie russe e americane, alle gare clandestine di moto, ad un testimone involontario di un omicidio da parte di un poliziotto esasperato, al genio cui viene imposta di nascondere la sua scoperta odontoiatrica per non intaccare i guadagni delle multinazionali e passa per questo le pene dell'inferno. ho la sensazione di aver scoperto tardi Cacucci. Carlo Andrea52 5

boh?
un po' di racconti, niente di che e sinceramente la storia del dentista Bombrini non sta in piedi. Ilmatte364 17

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