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Mai tardi. Diario di un alpino in Russia de Nuto Revelli

de Nuto Revelli - Género: Italian
libro gratis Mai tardi. Diario di un alpino in Russia

Sinopsis

Di questo libro Alessandro Galante Garrone ha scritto: "Non è solo e non è tanto uno spietato e rovente atto di accusa contro le cricche degli alti papaveri politici e militari, la criminale imprevidenza e impreparazione, le vergogne dei profittatori nelle retrovie, la prepotenza disumana e sprezzante dell'alleato tedesco. E' prima di tutto la tragedia dei "poveri cristi" gettati allo sbaraglio, beffati, traditi e che pure, nello sfacelo immane di un esercito e poi di uno Stato riscoprono in sé le ragioni profonde della dignità del vivere."


Reseñas Varias sobre este libro



A star fermi si gela. Camminando si pensa di meno, si odia di meno.
Come Rigoni Stern con Il sergente nella neve, Revelli fornisce una testimonianza della ritirata di Russia della Divisione Tridentina nel gennaio '43. Testimonianza vera, intensa, emozionante, di chi l'ha sofferta con la paura e la disperazione, di chi l'ha vissuta col corpo martoriato e il cuore straziato, di chi si è sentito solo e abbandonato.
E, anche questa, letta con una partecipazione incredibile. Dopo 'gli occhi appannati e il groppo alla gola' per Il Sergente nella neve, questa volta non sono riuscita a trattenere le lacrime. Inusuali, ma senza ritegno e senza vergogna, per alcune descrizioni dei sentimenti, delicate e intime.
E a brani struggenti Revelli aggiunge una denuncia aperta, cruda, tonante. Un'accusa onesta e coraggiosa, scaturita dalla rabbia e dalla ribellione di chi c'era e non si è nascosto.

E andammo avanti allo scoperto a trovare i morti della notte, andammo avanti alla 'garibaldina' senza sapere dov'era il nemico, senza sapere se i russi erano dieci o mille [...] con le nostre armi che non sparavano, con le nostre bombe a mano che non scoppiavano. Affondando nella neve fino al ginocchio, gli alpini cadevano e non c'era chi li rimpiazzasse. Le munizioni mancavano e nessuno pensava a fornirne.

(Grazie alla libreria di ScaP che mi offre sempre preziosi spunti di lettura!)diario-memoriale guerraedintorni letteraturaitaliana ...more8 s ritarda.daria82 6

Nuto Revelli ufficiale degli alpini della Tridentina e poi partigiano, reduce della disfatta russa, in questo diario ci racconta non solo gli orrori della guerra, ma anche i disagi delle retrovie, i retroscena, gli imboscati, la mancanza di mezzi, l'arroganza e la spietatezza dei tedeschi, più sovrani che alleati.
Conciso se non scarno, ma determinato e ribelle. Bello vedere crescere in lui in queste pagine il sentimento partigiano. Norbert500 24

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