Reseñas Varias sobre este libro
Ecco un volume che avevo dimenticato di avere, pescato dalla libreria letteralmente a caso.Ebbene, sono felice di poter dire che è interessantissimo.Il buon Christian Jacq prende in esame i cosiddetti "Testi delle Piramidi", un antichissimo insieme ichissimo insieme di formule rituali datate tra il 2680 a.C. e il 2180 a.C. e rinvenute sulle pareti dei monumenti funerari di Saqqara, per maggiori informazioni rimando a Wikipedia.
Jacq commenta passo passo i principali frammenti ritrovati, raggruppandoli in brevi capitoli divisi per settori e legati dai fili conduttori dell'esistenza e dell'aldilà. Si tratta di un commento puntuale e abbastanza dettagliato che prende spesso in esame i singoli termini e ne ricostruisce l'etimologia, l'utilizzo e lo scopo, senza per questo risultare incomprensibile o troppo specifico.
Anzi, punto a favore di Jacq è proprio la chiarezza esplicativa.
Il fattore linguistico, ampiamente analizzato, è particolarmente interessante: si ricostruisce il rapporto dell'affascinantissima cultura egizia con la "parola" in quanto segno divino, il rapporto per così dire fra significante e significato, e quanto a fondo questa "parola" vada a intersecarsi con la storia stessa della cultura egizia. Che è, verrebbe da dire, una cultura fondata sulla forza della parola.
L'ho letto davvero con molto piacere.
Massima da ricordare: "In cielo si vive, sulla terra si esiste".saggistica Patri60 1 followerRead
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