Un altro romanzo per cui si può usare a cuor leggero la parola "capolavoro".
In barba a tutte le regole, Gianfranco Nerozzi ci regala la massima immersione mai provata nel leggere narrativa: è in grado di passare con maestria dalla prima persona alla terza, giocandosi i vari PDV senza mai disorientare il lettore (salvo quando lo vuol fare!). La trama è semplicemente perfetta e da metà in poi, la sua abilità da "page turner" vi costringerà a notti insonni fino a quando non sarete giunti alla fine.
A dire il vero, anche dopo riuscirete a prender sonno con qualche difficoltà, perché anche qua lo splatter e il disturbante non mancano.
Se volete entrare nella testa, nella carne martoriata e incisa dell'eroe, nei suoi sensi devastati, non esiste romanzo che te lo faccia fare allo stesso modo.
Cosa graditissima: un infinità di citazioni (disvelate dallo stesso autore nelle glosse finali) da filmografia di genere e non, a discografia varia (con prevalenza metal - cosa che non si può non adorare).
Grazie di esistere, Gianfranco.
Un passo alla volta, ti leggerò tutto! Franklin80119

Ho finito di leggere questo libro di Nerozzi e alla fine sono rimasto perplesso.
Il romanzo dello scrittore bolognese colpisce per buona parte del racconto, tutto fila alla grande, delitti efferati e personaggi ben descritti. Ci sarebbero tutti gli ingredienti per gridare al capolavoro, ma ad un tratto ecco che la storia si capovolge e si inizia a mischiare l’esoterismo e l’inconscio.
Tutto ciò non fa che produrre un senso di confusione inaudito. Splendido per buona parte del racconto, il resto... delusione.thriller Red Kedi478 20

La trama di “Continuum” mi aveva incuriosito moltissimo perché io sono particolarmente attratta dalle storie crude e crudeli ma sono anche molto scettica perché spesso, queste qualità in realtà non ci sono.
Il Commissario Negronero, ci porta per mano nel mezzo di un’indagine tanto cruda quanto inverosimile.
Nuove droghe, bambini morti, vespe assassine, maschere di teschi, morti spaventose…. Questo è il mix micidiale che ci viene proposto e devo dire, lo approvo senza proferir verbo. Fin dalle prime pagine ho provato curiosità e gioia per quello che avevo tra le mani. La lettura, per quanto fosse rallentata dal carattere piccolo, procedeva senza intoppi, perché aspettavo con febbrile trepidazione il “botto”…. Che però non c’è stato.
Le indagini procedono seguendo un disegno che a noi lettori non viene spiegato. Dobbiamo scoprirlo con gli indizi che ci vengono forniti, fino a quando…… il cattivo muore. Così, di punto in bianco, senza nemmeno far sforzare troppo il Commissario…. Perché?!? Questa domanda mi frulla in testa da parecchio, ventimila capitoli per divagare e uno (forse anche meno) per far finire tutto, facendoci “mordere aria fritta”. Il libro già è un mattone, si potevano spendere parole in più, no? Insomma, il pezzo forte è proprio quello, perché togliercelo? Non me lo sono gustata… Il peggio però non è questo. In sé, un finale veloce, per quanto possa far innervosire una come me, potrebbe essere apprezzato da altri.
Se però fosse questo il finale.
Ebbene si ragassuoli, il finale non è tra quelli classici dove il buono spara il cattivo e tutto si risolve. Già da metà libro si capisce che il lieto fine non esiste ma quello che ho trovato negli ultimi dieci capitoli, è tra le conclusioni più assurde e (a parere mio) mal combinato. Non per ricoprire il ruolo della solita Stronzetta incontentabile ma se incominci in un modo, non puoi finire con altro.
Detto questo, non mi sento di sconsigliarlo, io alla fine l’ho apprezzato (anche con i suoi difetti), però ocio… Il finale potrebbe deludervi un po’. Alessandro BalestraAuthor 21 books35

Come indicato nella copertina "Continuum" è un thriller a tinte nerissime che vede il commissario Francesco Negronero, moderno cavaliere non proprio senza macchia, alle prese con una potente organizzazione criminale che non esita a uccidere e torturare uomini e bambini pur di raggiungere i propri scopi.
Una noir godibile che però solo a tre quarti del libro spazia finalmente nel soprannaturale. Dico questo perchè da fan di Gianfranco Nerozzi quale sono, sapendo quanto sia abile il "Nero" a muoversi nell'insidioso territorio dell'horror, avrei preferito una dose più massiccia di brividi, più mistero, più orrore. Ciò non toglie che "Continuum" sia comunque un buon romanzo scritto da un grande autore che da anni tiene alto il nome del fanta/horror nostrano.
E poi a questo prezzo vale senz'altro la pena di acquistarlo, subito. Alberto179 6

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