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Le banditesse. Storie di donne fuorilegge in Sardegna de Franco Fresi

de Franco Fresi - Género: Italian
libro gratis Le banditesse. Storie di donne fuorilegge in Sardegna

Sinopsis

Tre ritratti di banditesse sarde vissute in periodi differenti. Donna Lucia Delitala (Nulvi - Settecento): a capo di un esercito personale imperversò nel nord Sardegna con stragi e razzie. Mai catturata, sparì improvvisamente nel nulla. Ma prima che la sua scomparsa diventasse leggenda ne trovarono il corpo arso nell'incendio di una sua casa, abbracciato stretto a quello di un uomo del quale non si seppe mai niente. Maria Antonia Serra-Sanna (Nùoro Ottocento): detta Sa reina (La regina) per il potere di morte e malefatte esercitato assieme ai fratelli latitanti, Elias e Giacomo. Nel 1899 è condannata a 20 anni di carcere. Recita la sentenza: "Triste figura di donna dal cuore perverso quanto i suoi fratelli, crudele con le vittime, eccitatrice e consigliera con ogni modo possibile dei banditi". Paska Devaddis (Orgòsolo Novecento): indicata fra gli assassini di Antonio Succu nell'ambito della faida (disamistade) che insanguinò dal 1905 al 1917 il paese di Orgòsolo, si diede alla latitanza e morirà di tisi a 25 anni, in una grotta del Supramonte, assistita dal fidanzato e dai banditi. Fu trovata sul tavolo di casa, vestita con il costume della festa.


Reseñas Varias sobre este libro



Biografie molto corte ed estremamente romanzate di alcune famose donne datesi al banditismo nella Sardegna del Settecento, fine Ottocento e inizio Novecento, ovvero gli anni dei Savoia. L’autore collega subito con la sua prima biografia l’importanza regia per quanto riguarda questo fenomeno, sottolineando come il banditismo sia nato e proliferato in quei secoli in risposta a una colonizzazione feroce, persino peggiore di quella iberica che ha soggiogato l’isola per più di quattro secoli (e fare una brutta figura comparandosi agli spagnoli è davvero imbarazzante se volete la mia umile opinione).

La libera licenza poetica dell’autore e i toni romantici delle note biografiche si legano alla “tradizione letteraria” del dare alla Sardegna un sentore di mistero folkloristico e rituale (se sento su ballu tundu chiamato danza tribale un’altra volta finirò per commettere eccidi sugli altipiani pure io, così avrete l’esemplare di donna bandito di questo secolo), allontanando l’esperienza isolana da quella che è la realtà, relegandola a libri di avventura degni di Dumas o ai racconti di Maupassant, dove i latitanti della macchia mediterranea fanno capolino tra un conte di Montecristo e l’altro.

Poi perché ogni volta che fa una descrizione di una donna, anche solo se menzionata en passant, mi deve dire quanto sia bella o brutta e la lista della spesa delle sue qualità mentre per ogni uomo che viene introdotto è una cosa che si può ignorare perché non è quello l’importante? (In realtà so il perché, ma è giusto far notare che succede anche troppo spesso in un centinaio scarso di pagine).

Forse ho letto il libro con delle aspettative non congruenti, in quanto credevo di trovare delle vere biografie ben documentate — a parte le vite romanzate non c’è traccia di una singola nota bibliografica, tranne la menzione di un libro che parla della vita di una di queste tre donne, esclusivamente nel testo e non riferito poi in una pagina apposita per la bibliografia, o nei ringraziamenti. Tutte le interviste sono senza contesto, ed eventuali citazioni a volte si capisce siano tali solo perché tra virgolette; a volte neppure si capisce chi sia effettivamente ad averle dette.

E’ una lettura veloce e sicuramente un punto di lancio per ulteriori ricerche in un argomento così di nicchia (ovviamente sarebbe molto più semplice fare ricerche se ci fosse una bibliografiaaaa), se avesse avuto delle belle illustrazioni dentro sarebbe potuto essere un coffee table book carino.

2.5non-fiction3 s Rebecca133

Non sapevo bene cosa aspettarmi da questo libro. La trama sembrava interessante. Devo dire che il libro non mi ha delusa per niente, anzi. È un tipo di lettura che generalmente non faccio, ma è anche una lettura che mi ha intrigata moltissimo. Si tratta di storie di vita, di donne che hanno sfidato tutti e tutto e hanno avuto il coraggio di essere esattamente chi volevano essere. In alcuni casi probabilmente non avrei dovuto, ma non ho potuto fare a meno di stare dalla loro parte, nonostante tutto e tutti. Una lettura a mio parere molto valida, scritta veramente bene e tanto, ma tanto, interessante.1 Elisa - La medusa 194

Molti anni dopo, Gramsci avrebbe detto ironicamente che i sardi non avevamo apprezzato il libro di Bechi perché aveva scritto che le donne sarde non erano belle. Micol Azzaro21

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