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Il cielo non è per tutti de Barbara Garlaschelli

de Barbara Garlaschelli - Género: Italian
libro gratis Il cielo non è per tutti

Sinopsis

Ai giardini ci sono solo loro due. Si fronteggiano da due panchine distanti. Poi la bambina si alza, e si muove decisa verso il ragazzino. "Ciao. Sono Alida". Le città della pianura padana, in estate, quando l'afa invade le strade deserte, hanno qualcosa di allucinato, immobili come sono sotto il loro cielo ingannevole. Silenziose, con quell'eco lontana di campagna che nessuno più riconosce. Desolate e vuote, salvo i pochi abitanti rimasti per forza: chi non è potuto partire, qualche anziano, le donne straniere che se ne prendono cura e certi ragazzini sperduti nella loro solitudine infantile. Come Giacomo, arrivato ai giardini a bordo della sua inseparabile bicicletta rossa. E come Alida, in compagnia dell'immancabile cellulare. Lui scappa da un funerale, quello del nonno terribile che nessuno amava e che ora tutti compiangono. Lei fugge dalle ossessioni di una madre che vorrebbe controllarle anche il respiro perché non subisca le sue stesse ferite del corpo e dell'anima. Lui è convinto di essere un assassino. Lei di essere la responsabile dell'infelicità materna. E con quella sintonia istintiva e naturale, che solo i bambini sono capaci di provare, decidono di andarsene insieme. La loro scomparsa, e la disperata ricerca che subito inizia, costringerà la famiglia di Giacomo e la madre di Alida a fare i conti con i fantasmi del loro passato, con le loro colpe e i loro errori. Li costringerà a essere adulti.


Reseñas Varias sobre este libro



Il cielo non è per tutti di Barbara Garlaschelli - Ed. Frassinelli - 255 pagine

«Siamo stati tutti bambini, solo che molti hanno abbandonato l’infanzia nel garage degli attrezzi dimenticati, tra la polvere e la vernice seccata dentro bidoni di plastica, e non ricordano nulla, nemmeno di avere ricordi».

“Storie di solitudini in un mondo di ipercomunicazione, in cui neanche l’amore si riesce a esprimere" come ha commentato la stessa autrice.

Un romanzo lineare e scorrevole, semplice, ma solamente in apparenza; si legge velocemente e lÂ’intreccio incuriosisce, tenendo agganciati alle pagine.
Ogni breve capitolo porta il nome di uno o più dei protagonisti e narra la storia dal suo punto di vista: all’inizio questa presentazione disorienta un po’, perchè si deve ancora costruire nella mente il quadro dell’intera vicenda e un po’ come quando a teatro i personaggi entrano in scena uno alla volta; capito lo schema generale tutto ha senso e siamo noi a chiederci quando ricomparirà un certo personaggio o cosa direbbe di quello che noi abbiamo appena scoperto. Procedendo nella lettura, andiamo sempre più a delineare il quadro generale, completandolo da tutti i punti di vista; qualche raro flashback ci consente di capire le origini dei personaggi e quindi la loro realtà. Si tratta di adulti provati dal passato, feriti dalla vita, con alle spalle esperienze che risuonano ancora nel loro quotidiano.

La storia si sviluppa attorno a Giacomo e ad Alida, due ragazzini che si incontrano al parco, dÂ’estate, mentre tutti i loro amici sono in vacanza. Fanno amicizia e si trovano subito in sintonia, anche se sono profondamente diversi.
La mamma di Alida è albanese e nasconde un passato tormentato che l’ha resa cinica, apprensiva e poco affettuosa, eppure sua figlia è la sua unica ragione di vita e la ama disperatamente, quasi troppo, verrebbe da dire, proteggendola sotto ad una campana di vetro; lavora quanto più possibile, anche di notte, pur di non far mancare nulla alla figlia e questo ha fatto crescere in fretta Alida, che passa ore da sola, sa prendersi cura della casa, è autonoma, sicura di sé e molto indipendente.
Giacomo è il classico ragazzino cresciuto, nonostante qualche difficoltà familiare, in un ambiente più morbido e permissivo, con una mamma affettuosa, ma ha appena perso il nonno, che è convinto di aver ucciso, e si sente abbandonato dal fratello, poco più grande, che si sta estraniando dal contesto familiare, tutto perso nel suo recente innamoramento - sentimento ancora ignoto a Giacomo, concentrato sugli amici e sulla sua bici nuova.

Li accomuna un grande senso di solitudine e incomprensione.
Tra loro bastano poche parole, si capiscono al volo. La fuga non è premeditata, agiscono quasi d'impulso, all’improvviso, devono entrambi allontanarsi da casa per sentirsi meno oppressi dalle situazioni che stanno vivendo: Alida ha litigato con sua madre e il padre di Giacomo è crollato a piangere davanti a tutti il giorno prima del funerale del nonno.
Basta una telefonata e si organizzano: due fuggiaschi provetti, cresciuti davanti a telefilm polizieschi che li hanno istruiti su molti utili dettagli.

Le famiglie si mettono alla loro ricerca, casualmente si incrociano e capiscono che i ragazzi sono assieme. E così conosciamo Anna, la mamma di Giacomo, suo fratello Samuele con il suo nuovo onnipresente amico Elia, ed il papà, disoccupato e depresso; e poi Cristian lo zio di Alida, fratello di mamma Regina, e Delia, l’assistente sociale che le segue da anni e che nelle loro vite si è fatta invischiare ben prima di questo episodio. Tutti questi personaggi iniziano ad arricchire la trama e come in un caleidoscopio interagiscono tra loro, fino alla risoluzione dell’ultima pagina.

La fuga ha il privilegio di avvicinare i membri delle famiglie e aiutarli a comprendere meglio i ragazzi. Essere genitori non è semplice e nessun manuale sarà mai esaustivo rispetto all’imprevedibilità della vita vera. La sofferenza e il turbamento provati davanti all’imprevisto metterà in giusta luce l’importanza dei sentimenti e della comunicazione, ma anche dell’ascolto e dell’attenzione; gli adulti faranno i conti con i fantasmi del loro passato e gireranno pagina.

Il finale resta un po’ aperto, con qualche accadimento “secondario” in sospeso che mi sarebbe piaciuto vedere almeno abbozzato.

Questo libro ha un grande pregio, la sua semplicità, la schiettezza, la verità e l’onestà con cui è trattato ogni aspetto, e anche la completezza dei personaggi, ben definiti e coerenti, ma confesso che la prima reazione a fine lettura è stata di leggero fastidio, perchè - nonostante l’elevata qualità della prosa e la riuscita di un intreccio avvincente - la sensazione è stata di sovraffollamento di temi difficili: immigrati, difficoltà di integrazione, violenza sulle donne, adolescenza, senso di colpa, fallimento lavorativo, depressione, omosessualità, rapporti complicati di tutti con tutti … un po’ troppo per un romanzo non troppo corposo.

Non fa per voi se non apprezzate capitoli brevi, molti personaggi, storie intrecciate, sentimenti veri ma non sempre benevoli e finali aperti.
1 Susy TomasielloAuthor 19 books59

Una storia particolare che spiega il difficile lavoro dei genitori e quello complicato di essere figli.
Recensione completa qui
http://imieimagicimondi.blogspot.com/... Toglietemi tutto, ma non i miei libri1,306 8

Recensione: https://chelibroleggere.blogspot.com/... giuly maccini52

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